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RECINTO

          VIII

Tu sei piú dei miei occhi
Tu sei piú dei miei occhi perché vedi
ció che nei miei occhi conservo della tua vita
e cosí cammino cieco di me stesso
illuminato dai miei occhi che ardono
del tuo fuoco.
Tu sei piú del mio orecchio perchi ascolti
ció che nel mio orecchio conservo della tua voce
e cosí cammino sordo di me stesso
colmo delle tenerezze del tuo accento.
La sola voce tua!

Tu sei piú del mio olfatto perchi respiri
ció che il mio olfatto conserva del tuo odore.
E cosí ignoro il mio proprio aroma,
diffondendo i tuoi ambiti profumi,
rapido frutteto di te.

Tu sei piú della mia lingua perché gusti
ció che sulla mia lingua serbo di te sola,
e cosí resto insensibile ai miei sapori
gustando il piacere dei tuoi,
sapore unico di te.

Tu sei piú del mio tatto perché in me
la tua carezza percepisci e sfoghi.
E cosí sul mio corpo tocco la delizia
delle tue mani bruciate dalle mie.

Io sono solo lo specchio vivo
dei tuoi sensi. La fedeltá
del lago nella gola del vulcano.

autógrafo

Carlos Pellicer
Traduzione di Marco Di Terlizzi


«Recinto y otras imágenes» (1941) y Un paisaje hecho poema

inglés Translation by Rachel Benson
español Versione originale

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