IL PRINCIPE PRONO
Era l'ora dell'ingiuria l'epoca fugace della maledizione
quando mio padre fece con me un'altra prova.
Io ero l'unico suddito rimasto alla sua pazzia
e pure se, ancora allora, era solito schiaffeggiarmi ogni tanto
mi fece l'onore di conferirmi il marchio nero della cenere sulla
fronte.
Era notte per la folla senza torce
per il clima propizio e l'odore della selva
ma quella volta eravamo soli e come con il timore di vergognarci
perciò mio padre fu rapido nella consacrazione.
Mi abbandonò prima che potessi lavarmi il viso in sua presenza
con acqua lenta del cenote sacro.
Decisi di non cancellare prima dell'alba il marchio magico
decisi di scoprirlo ai miei occhi guardandomi nell'acqua
sapevo che così calcavo un terreno mortale
ma di più mi affascinava l'ascensione alla sapienza.
Dopo tre giorni mi trovarono morto
circondato da uccelli rapaci morti
mio padre andò a prendere l'acqua al pallido cenote
e mi lavò il viso senza piangere.
Roque Dalton
Traduzione di Irene Campagna ed Emanuela Jossa